L'Anidride Carbonica appartiene ai refrigeranti "naturali" come l'ammoniaca e alcuni idrocarburi.
Durante gli ultimi anni, l'impiego dell'anidride carbonica negli impianti di refrigerazione è aumentato, a causa dei problemi ecologici legati all'utilizzo di fluidi sintetici (CFC, HCFC, HFC).
Infatti i governi europei hanno in programmazione la limitazione progressiva dell'utilizzo dei refrigeranti sintetici in ogni tipo di impianto termico e promuovono l'impiego di refrigeranti naturali.
Poichè l'anidride carbonica è uno dei pochi refrigeranti non tossico e non infiammabile, molte aziende lavorano per progettare e produrre sistemi frigoriferi efficienti e competitivi con questo refrigerante.
L'anidride carbonica ha le seguenti caratteristiche:
E' un refrigerante naturale
Tasso di distruzione dell'ozono ODP uguale a 0
Tasso di riscaldamento globale del pianeta GWP uguale a 1
Non è infiammabile
Non è tossico
Disponibile in tutto il mondo e a basso costo
Gli impianti di refrigerazione ad anidride carbonica possono essere utilizzati nella refrigerazione commerciale con temperature fino a 0°C e per basse temperature fino a -30°C e per impeghi particolari per bassissime temperature fino a -50°C.
Gli impianti che utilizzano questo tipo di refrigerante, possono essere realizzati con diversi schemi di funzionamento, secondo il tipo di prodotto da raffreddare e la temperatura di evaporazione.
In alcune applicazioni, l'anidride carbonica viene utilizzata insieme ad altri refrigeranti come ad esempio l'ammoniaca, in modo da far lavorare i due fluidi nel loro campo ottimale, per avere un maggiore rendimento dell'impianto e un risparmio di energia.
In questo caso l'ammoniaca è utilizzata come fluido primario e l'anidride carbonica come fluido secondario, eliminando il rischio di utilizzo di gas tossici in locali in cui possono essere presenti delle persone, con tutti i vantaggi che ne derivano.