Sanificazione con ozono
La necessità di fornire ai consumatori alimenti sicuri, igienici e senza residui di post raccolta, richiede in alcune fasi della lavorazione e della conservazione degli alimenti, il trattamento con alcuni prodotti tra cui quello con ozono.
L'ozono viene utilizzato principalmente per disinfettare e deodorare gli ambienti, per depurare le acque e nella conservazione e lavorazione dei prodotti alimentari. Presenta notevoli vantaggi a causa del suo forte potere ossidante, non lascia residui nocivi e poichè non è stabile nel tempo, non viene commercializzato in bombole ma deve essere prodotto al momento dell'utilizzo e perciò presenta costi di gestione ridotti rispetto ad altri prodotti.
L'ozono viene prodotto in appositi generatori, facendo passare un flusso di aria atmosferica attraverso un apparato elettronico, al quale viene applicata una scarica elettrica ad alta tensione. L'alta tensione converte l'ossigeno presente nell'aria in ozono, che viene inviato agli utilizzatori.
A causa dell'alto potere ossidante, l'ozono può presentare un pericolo per la salute di coloro che ne vengono a contatto. La normativa vigente infatti ha stabilito dei valori massimi di esposizione per la protezione della salute umana.
Normativa di riferimento
Direttiva 92/72/CE del 21 dicembre 1992, sulla contaminazione di ozono
Direttiva Europea 2003/40/CE
Direttiva 155/97 H.A.C.C.P.
Soglia massima di protezione della salute umana
110 µg/m3 (valore medio in 8 ore di esposizione)
Per ridurre al minimo le probabilità che le persone vangano a contatto con l'ozono a concentrazioni pericolose, è necessario:
Predisporre dei dispositivi luminosi e/o acustici o altre segnalazioni ai punti di accesso, per segnalare l'attività di disinfezione in corso e prevenirne l'accesso
Accedere agli ambienti soltanto dopo che la concentrazione di ozono sia inferiore ai livelli di sicurezza