I gas refrigeranti maggiormente utilizzati negli impianti di refrigerazione domestica, commerciale e a volte nei grandi impianti di refrigerazione industriale, appartengono attualmente agli HFC (idrofluorocarburi) poichè sono privi di cloro e non rappresentano un problema per quanto riguarda l'ozono, rispetto agli altri tipi CFC e HCFC che non possono essere più utilizzati.
Negli impianti con grandi portate, i Freon vanno a rimpiazzare l’ammoniaca qualora si vogliano evitare le normative vigenti legate all’utilizzo del gas tossico, nelle strutture adibite alla refrigerazione.
Infatti le normative impiantistiche per l’utilizzo dei freon, sono minori rispetto a quelle legate all’utilizzo dell’ammoniaca, pertanto le spese economiche di progettazione e realizzazione di un impianto a Freon, sono minori.
A differenza dell’ammoniaca però, i fluorurati rappresentano una minaccia agli sforzi globali contro i mutamenti climatici, favorendo l’effetto serra e il buco nell’ozono.
Il regolamento (CE) n. 842/2006 mira a ridurre le emissioni di taluni gas fluorurati, migliorando nel contempo il loro contenimento e la loro sorveglianza, fissando altresì alcune restrizioni sulla loro commercializzazione e il loro uso.
Per migliorare il contenimento dei gas fluorurati ad effetto serra, il regolamento CE 842/2006 stabilisce che:
A decorrere dal 1 gennaio 2015 il nuovo Regolamento Europeo 517/14, modifica la gestione del controllo perdite e prevede che la soglia dei 3 kg di refrigerante, venga convertita in tonnellate equivalenti di Anidride Carbonica.
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